BOGOTA' - Saranno presto liberati i tre ostaggi nelle mani dei guerriglieri colombiani (FARC), che ne avevano annunciato il rilascio qualche settimana fa, come "omaggio" al dialogo di mediazione aperto con loro dal presidente venezuelano Hugo Chavez. La conferma all'annuncio arriva dall'ambasciatore venezuelano a Bogota', Pavel Rondon. Da questo rilascio sembra comunque rimanere ancora esclusa, anche se questo primo passo fa ben sperare, l'attivista politica franco-colombiana, ex candidata alle elezioni presidenziali, Ingrid Betancourt, da cinque anni prigioniera.
Per Betancourt -ha riconosciuto Chavez- i tempi saranno più lunghi, anche se “in un secondo momento” sarà possibile liberare un nuovo gruppo di ostaggi, tra i quali “la mia amica Ingrid Betancourt”. Questa liberazione da parte delle Farc, conclude Chavez, “fa sperare che prima o poi saranno rilasciate tutte le persone che si trovano in mano alle Forze armate rivoluzionarie colombiane”.
L'accordo per il rilascio, annunciato nei giorni scorsi dal ministro degli Affari esteri colombiano alla presenza dell'Alto commissariato per la pace Louius Carlos Restrepo, prevede una “missione umanitaria per la liberazione di tre ostaggi nei termini proposti da Chavez in una lettera”. Il Governo di Uribe, "costretto" a far buon viso a cattiva sorte da questi passaggi di diplomazia, ha delegato l'Alto commissario per la pace Restrepo quale “rappresentante” della Colombia in questa operazione alla quale prenderanno parte (come testimoni) anche leader e politici di paesi come Bolivia, Ecuador, Brasile, insieme all'ex presidente argentino Nestor Kirchner e delegati di Francia e Cuba. Una missione interforze che per ragioni costituzionali vedrà i mezzi implicati partecipare con l'emblema della Croce Rossa internazionale.
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