Spagna: sociale e pari opportunità contro la crisi
Secondo i socialisti, solo attraverso la valorizzazione del ruolo delle donne sarà possibile realizzare uno stato più giusto ed efficiente.
VIOLENZA DI GENERE - Attualmente si studia un perfezionamento della legge contro le violenze di genere. «Commenta
CURA - Ottimi risultati sta dando anche la legge di dipendenza, entrata in vigore 18 mesi fa. Ha l’obiettivi di offrire assistenza statale alle persone non autosufficienti, per liberare le donne da questo carico sociale, da una parte offrendo l’aiuto di istituzioni specializzate, dall’altra garantendo compensazioni economiche a chi assiste i malati. »
ABORTO - Una nuova legge sull’aborto, pronta nei primi mesi del 2009, consentirà l’interruzione di gravidanza entro le prime 14 settimane, senza che le donne debbano fornire alcuna giustificazione. Forti e violente le polemiche, soprattutto perché la destra ed alcuni intellettuali non ritengono queste modifiche alla legge già esistente, una priorità.
EUTANASIA - Aperture anche nei confronti della dolce morte che, per il ministro della sanità Bernatt Storia, dovrebbe consentire “una morte degna, senza sofferenze inumane per motivi ideologici”, ed intervanti di protezione sociale, per contrastare gli effetti della crisi economica che si avvicina: pensionati, disoccupati e dipendenti pubblici potranno contare rispettivamente su aumento delle pensioni minime, sussidi, ed incremento dei salari.
Etica e fair play suggeriscono la scelta di un congelamento degli stipendi dei parlamentari (5.000 euro mensili). Ma l’opposizione incalza: «”I progetti sociali servono solo per confondere le acque e distogliere l’attenzione dai problemi che stanno facendo affondare l’economia […] i socialisti continuano a proporre misure che non incidono sulla sostanza della crisi.” »
All’opposizione spagnola suggeriamo un confronto con i provvedimenti che al momento si stanno mettendo in atto in Italia in termini di “sicurezza”, “giustizia”, razzismi, scuola, per non parlare della questione Alitalia e delle richieste di Confindustria che (di fatto) invocano il sostegno di stato all’imprenditoria... Altro che Spagna!