Zil-e-Huma Usman Ministro degli affari sociali del Pakistan, uccisa in un agguato

DONNE SPECIALI - E’ stata assassinata con due colpi di pistola alle spalle, a Guajarawaia, nella sede della lega musulmana, il partito progressista di maggioranza, mentre si preparava a tenere un discorso ai quadri del partito. Nel 2002 era stata eletta al Parlamento grazie alla legge sulle quote introdotta in Pakistan

Era diventata ministra degli affari sociali nel 2006. Laureata in scienze politiche era stata per tre anni segretaria della Commissione per la pianificazione e lo sviluppo. Come ministra per gli affari sociali aveva avviato immediatamente una campagna contro la corruzione e gli sprechi, in particolare nei centri di assistenza per le donne, per i bambini e per gli emarginati. Poche settimane prima di essere uccisa aveva messo sotto inchiesta per corruzione diversi funzionari del centro di assistenza di Lahore.

Huma aveva sostenuto la politica del Governo a favore dell’abolizione del “delitto d’onore” e la decisione di affidare a regolari corti di giustizia, e non più alle corti islamiche, i casi di violenza sessuale. L’ultima proposta di legge di Huma riguardava il divieto dei “matrimoni forzati delle donne” e la pratica di dare in sposa una bambina anche di 5 o 6 anni per pacificare una faida tribale. Nella città di Guajarawaia aveva organizzato una maratona aperta a ragazze e ragazzi.

E’ stata uccisa da un muratore quarantenne, disoccupato, religioso, militante dei gruppi islamici fondamentalisti, che aveva già ucciso dodici donne (prostitute dice lui). Uscito di prigione da neanche un anno.

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