12 Marzo: giornata mondiale contro la repressione della libertà di informazione sul web

Sotto accusa non solo la Cina, capofila della repressione, ma Australia e Corea del sud, che parrebbero muoversi verso misure più rigide. Accanto al controllo delle informazioni attraverso la censura di determinate parole chiave sui motori di ricerca –avvisa Reporter senza frontiere- "stanno emergendo nuove forme di censura, basate sulla manipolazione delle informazioni". Per creare confusione e mistificare i contenuti online, i regimi repressivi si servono dell'inserimento ad hoc di post di disturbo sui siti web più popolari, oppure organizzano attacchi di hacker.

«Accusate di aver collaborato spesso con i regimi censori - anche loro malgrado, per le fortissime pressioni dei governi - alcune delle grandi imprese globali di Internet hanno reagito con coraggio nei mesi scorsi: Google, Yahoo e Microsoft hanno aderito alla fine del 2008 ai principi del "Global Network Initiative", affermando pubblicamente la volontà di rispettare la libertà di espressione dei loro clienti in tutto il mondo. Una dichiarazione di principio che si spera possa diventare realtà. Per questo nei giorni scorsi Rsf ha lanciato insieme ad Amnesty International un appello ai direttori generali delle tre compagnie, chiedendo che oggi, giornata mondiale contro la cyber-censura, diano un segnale forte a difesa della libertà d'espressione(Repubblica.it)

 

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