8 MARZO Il senso di una tradizione

8 MARZO - La giornata della donna è un tema ancora attuale? Negli anni ‘70 ed ’80 aveva il senso dei diritti non riconosciuti, si chiedevano a gran voce leggi sull’aborto, sullo stupro, sul divorzio. Oggi, ai giorni della generazione di YouTube tutta internet, cellulari, blog, sms e webcam, l’8 marzo un senso lo ha ancora? Lo abbiamo chiesto all’ex deputata Carol Beebe Tarantelli.

L’8 Marzo è «una giornata che oggi diventa un momento in cui le donne stanno insieme, tra di loro, e che tranne per chi è vicino alla politica, ha perso la sua connotazione iniziale. C’è in atto una sottile regressione, come un tornare indietro», che cammina parallelo alle tematiche ed alle questioni delle donne quasi fossero «cose di serie B, di second’ordine. Quasi a voler dire che i problemi, le questioni delle donne siano meno importanti».

E’ proprio in questo contesto che la ricorrenza dell’8 marzo diventa ancora più importante ed utile per la funzione di ponte tra presente e passato. È una data ed una ricorrenza che porta avanti una tradizione. Una sorta di linea di continuità, anche quando si esprime nei toni della festa e della cena ed assume un tratto più godereccio dello stare insieme, «aspetto che mi piace e sul quale non ho nulla da eccepire».

Una tradizione che si ripete e che continua -dice- «è pronta ad essere ripresa in qualsiasi momento se si ripropongono all’attualità le giuste tematiche. Diventa uno strumento già a disposizione, che si può riempire di significati nuovi. Perché è più facile riprendere un qualcosa di già avviato piuttosto che crearlo dal nulla». Un concetto molto americano capace di collegare la storia ed il passato al moderno ed al presente, rimanendo dentro -e rispettando- la tradizione.

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