Sicurezza: forze dell'ordine in piazza contro le bugie del governo

Non mandano giù le forze dell'ordine italiane un "modello di sicurezza" solo annunciato dal governo, ed ancora non posto in opera. Non mandano giù le ronde, la "mancanza di adeguati investimenti in risorse, mezzi ed infrastrutture che rischia di produrre il collasso del sistema sicurezza": non si fanno concorsi dal 1996. "Una volta sulle volanti ci stavano i ventenni" -dicono- "oggi l'età media è di 43 anni". Non mandano giù -manco a dirlo!- il fatto di aver avuto tagli ai fondi per gli straordinari, e certamente non sono contenti "dell'isolamento sociale e delle condizioni di disagio professionale ed alloggiativo" che sentono e vivono sulla propria pelle ogni giorno. Se la "sicurezza è un diritto, ed i diritti non si tagliano, si difendono" i poliziotti 'panzoni' (ma, ci tengono a precisarlo, non coglioni!) rivendicano ascolto, "rispetto, dignità e strumenti". Insieme a risposte precise, puntuali e coerenti da parte di quelle istituzioni di cui sono parte e che, anche in questa occasione, si sono guardate bene dal presentarsi per un confronto. Ad onor di cronaca, all'indomani della manifestazione il governo ha promesso 100milioni di euro da destinare alla sicurezza: in molti si trovano a sperare che i fondi promessi, se erogati, non verranno destinati all'allargamento del parco delle auto blu...

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