Crisi: sopravvivere in Italia

Il rischio abitativo non riguarda più solo le aree sociali economicamente più svantaggiate, ma si estende a fasce sempre più ampie della popolazione stante il divario tra i redditi e le richieste economiche del mercato immobiliare. La contrazione della spesa delle famiglie fa lanciare un allarme anche a Confesercenti: "Se continua così almeno 65mila chiusure di esercizi commerciali e 150mila posti di lavoro a rischio". Sale in questa situazione la febbre del gioco: dalla relazione della Commissione antimafia risulta che in  Italia vi siano ben 400mila macchine da gioco, il 15% in più degli altri paesi. E la criminalità, ''impone il controllo del territorio attraverso i gestori''. In 7 anni raccolti dal gioco lecito 309 miliardi, nel 2011 previsti oltre 70 miliardi d'introiti. Si gioca di più quando arriva la pensione, soprattutto al Gratta e Vinci. Servono misure concrete ed urgenti per la ripresa del nostro paese. Dopotutto, come recita l’articolo 1 della Costituzione:  “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” Ma il governo che fa?

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