Italiane: meglio degli uomini "a scuola" ma più disoccupate

LAVORO - Le giovani donne sono più istruite degli uomini ma trovano lavoro con più difficoltà. Lo segnala il rapporto dell'ISTAT “Statistiche di genere” diffuso il 7 marzo 2007.

Gli ultimi decenni della storia italiana sono caratterizzati dalla crescita del livello di istruzione delle donne. Nella fascia di popolazione tra 25 e 44 anni le donne con un titolo superiore sono oggi relativamente più numerose degli uomini.” Se anche all'università prevalgono numericamente le donne, “sono, infatti, il 56% del totale degli studenti nel 2003” rimangono però ancora in poche quelle che prediligono le materie scientifiche: dalla CE un progetto ambizioso per cambiare le cose.

Sul piano dell'occupazione risultano più agevolate le laureate ma le differenze del tasso di ocupazione tra donne ed uomini evidenziano come "l'investimento in istruzione fatto nei passati decenni dalle donne italiane non ha ancora avuto il suo riconoscimento in termini di sbocchi professionali nel mercato del lavoro".

Emerge dal rapporto che “le studentesse sono assai più presenti nelle discipline umanistiche (74%) che in quelle scientifiche, matematiche e informatiche (49%). E questo ha certamente la sua importanza sugli sbocchi professionali delle studentesse. Dalla Comunità Europea parte però un progetto interessante: sovvenzioni sino a 7mila euro per la produzione di fiction, film o serie televisive in cui vi siano donne in posizioni di spicco nell'ambito scientifico. Un progetto che intende stimolare attrazione verso queste alte professionalità, guidando al contempo gli autori verso lo sviluppo dei giusti modelli femminili di riferimento. Qui tutte le info sul progetto.

Nel 2005 risultano occupate il 45,3% delle donne tra i 15-64 anni contro il 69,7% degli uomini. Anche per la classe di età in cui si raggiungono i livelli massimi di occupazione, ovvero per le persone 35-44 anni, le differenze sono notevoli: 61,3% per le donne e 91,2% per gli uomini.

In questa condizione di squilibrio, le laureate riescono in qualche misura a superare le difficoltà di trovare un’occupazione, ma le differenze ancora esistenti dimostrano che il grande investimento in istruzione fatto nei passati decenni dalle donne italiane non ha ancora ottenuto il riconoscimento atteso in termini di sbocchi professionali nel mercato del lavoro.

Molto forte risulta la presenza femminile tra gli immatricolati dell’anno accademico 2005/06 nei corsi dei gruppi Insegnamento (90%), Linguistico (82%) e Psicologico (79%). Al contrario, solo il 18% degli iscritti a corsi di Ingegneria e il 25% di quelli dei gruppi scientifici sono donne.”

Lo specchietto che segue evidenzia le scelte di studentesse e studenti.

Anno accademico 2005/2006 - Immatricolati per corsi e per genere

GRUPPI

Uomini %

Donne %

Chimico-farmaceutico

37,8

62,2

Geo-biologico

38,7

61,3

Medico

36,3

63,7

Ingegneria

81,6

18,4

Architettura

51,7

48,3

Agrario

56,9

43,1

Economico-statistico

51,7

48,3

Politico-sociale

38,7

61,3

Giuridico

41,3

58,7

Letterario

34,1

65,9

Linguistico

18,2

81,8

Insegnamento

10,3

89,7

Psicologico

21,1

78,9

Educazione fisica

68,7

31,3

Difesa e sicurezza

83,5

16,5

Totale

44,2

55,8

Fonte ISTAT su dati MUR – Indagine sull'Università

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