Canada, l’autostrada del dolore (delle donne)
CANADA - La violenza che colpisce le donne native canadesi è un caso da anni tristemente noto, e purtroppo irrisolto. Da troppo tempo la Royal Canadian Mounted Police (RCMP) non riesce a proteggerle. Anche perché ne sottovaluta le segnalazioni, o si macchia essa stessa di abusi di varia natura. Lo denuncia il recentissimo rapporto 2013 di Human Right Watch “Those who take us away”, riportando l’attenzione sullo sterminio senza fine delle abitanti della northern British Columbia che vivono nelle aree attraversate dall’autostrada 16 e 97, meglio note come “autostrade del dolore”. In queste zone le donne, principalmente native, si trovano strette “tra la minaccia della violenza domestica ed occasionale da un lato, e gli abusi dagli agenti della polizia canadese dall’altro”, condizioni che le precipitano in un “costante stato di insicurezza. Dove possono mai chiedere aiuto se la polizia è nota tanto per la propria inerzia, quanto, in alcuni casi, per i propri soprusi?” LEGGI TUTTO SU GIULIA