Al voto in Egitto e in Tunisia
la nuova Costituzione, in sostituzione di quella precedente, voluta dall’ex presidente Morsi - rappresentante dei fratelli mussulmani - deposto dai militari. La costituzione abrogata, proposta e votata dal suo governo, introduceva in Egitto la Sharia e una forte discriminazione contro le donne. L’obiettivo dichiarato dalle forze militari oggi al potere è di raggiungere e superare il 60% dei votanti così da mostrare solidamente che la maggioranza della popolazione è d’accordo con il nuovo corso.