CONVEGNI Formazione a sesso unico

CONVEGNI (ROMA) 24 aprile 2014 -Si possono formare giovani donne e uomini, si può parlare di futuro e di economia, presentandosi con una monolitica ed esclusiva formazione di docenti tutti maschi? E' l'incontro che ha pensato di realizzare l'Osservatorio Giovani Editori; gli ideatori di un convegno rivolto a giovani liceali di 38 scuole italiane affermano di avere difficoltà a trovare donne in posizioni di potere... La risposta non si è fatta attendere, rapidamente sono state lanciate da più parti dell'associazionismo femminile "zattere di salvataggio" piene di nomi femminili. La conta non è conclusa e si accettano suggerimenti. Power and Gender è tra le firmatarie della lettera di sequito.

SE A PARLARE DI FUTURO E DI ECONOMIA AI GIOVANI SONO SOLO UOMINI…
L’Osservatorio Giovani Editori organizza il convegno “YOUNG FACTOR”
con un panel al maschile restituendo un’immagine anacronistica del ns. Paese.
 
Roma-Milano, 23 aprile 2014. Dopo lo sdegno di Lilli Gruber sul panel tutto al maschile (20 relatori su 20) di un convegno rivolto ai giovani liceali di 28 scuole italiane, organizzato dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori per il 23 Maggio, si è infiammata la comunità di Twitter e il mondo dell'associazionismo non solo femminile che chiedono un intervento della Ministra dell'Istruzione Giannini. Unanimi le voci a condanna di un comportamento lesivo, in particolare, dei diritti delle giovani studentesse ad avere dei modelli di riferimento adeguati, in nome di un'emancipazione femminile indispensabile per una società sana e moderna.
 
A chi obietta che i relatori sono tutti Presidenti e Amministratori di banche e giornali e sono tutti uomini, si può e si deve rispondere che non è richiesto da nessuno che a parlare siano solo i vertici, questo fa bene solo alle relazioni personali dell'organizzatore, non a chi ascolta. Vi sono eccellenti seconde e terze linee che si possono invitare al fine di ripristinare un equilibrio di genere fondamentale in assoluto e a maggior ragione di fronte ad una platea di giovani. Quale futuro vogliamo per loro? Un futuro in cui il monopolio del potere e della visibilità sarà ancora e sempre nelle mani degli appartenenti di un genere? Come possiamo transitare oltre la crisi se le categorie ed i paradigmi sono quelli che l’hanno generato? Per la società come per l’azienda la valorizzazione della diversità di genere e la presenza paritaria, come dimostrato da studi di istituti autorevoli e da una banca come il Credit Suisse, rappresentano una chance per migliorare i profitti e agevolare l’innovazione.
 
In pochi minuti ieri sera in rete è stata fatta una lista di figure di rilievo che si possono invitare, fra le tante. Eccola qui: Alessandra Perrazzelli - Country Manager Barclays, Lucrezia Reichlin - London Business School e Consigliera Unicredit, Anna Fasano - Vice Presidente Banca Etica, Maria Pierdicchi - DG Standard &Poor's, Claudia Parzani - Avvocata esperta di diritto bancario e societario e di recente nominata Consigliera Allianz Presidente Valore D, Paola Corna Pellegrini - CEO Allianz Global Assistance, Donatella Visconti - Presidente Banca Impresa Lazio, Magda Bianco - Banca D'Italia - Titolare del Servizio Tutela dei clienti e anti-riciclaggio, Mariella Taliercio - Banca d'Italia, Flaminia Festuccia - Autrice del volume "L'altra meta del CDA. Sfide, avventure e successi delle donne manager in Italia", Paola Profeta -Professoressa Associata di Scienze delle Finanze all’Università Bocconi, Marina Brogi– Professoressa all’Università La Sapienza ed esperta di governance in istituti bancari e assicurativi, Marina Famiglietti – Consigliera Borsa Italiana, Norma Rangeri – Direttora de Il Manifesto, Lucia Annunziata – DirettoraHuffington Post Italia, Bianca Berlinguer – Direttora TG3, Daniela Hamaui – Direttora editoriale dei periodici del Gruppo L’espresso, Monica Mondardini – A.D. del Gruppo L’Espresso, Eleanor Mills – EditorialDirector de The Sunday Times.
 
Si deve iniziare a cambiare l'Italia, utilizzando tutte le opportunità e le occasioni, anche dal basso,dai palchi dei convegni, perché tutto è collegato e non si può immaginare una società più equilibrata e più giusta se ad avere voce e a parlare sotto la luce dei riflettori sono sempre e solo gli uomini. L’Italia è sempre più spesso nelle posizioni basse delle classifiche internazionali in termini di competitività, innovazione e qualità della vita.
L'equilibrio di genere è un valore, difendiamolo soprattutto in nome delle nostre figlie. Per loro ma non solo, anche per i nostri figli. Parlare di genere significa parlare di democrazia dove merito e competenze, di donne e uomini, trovano terreno fertile.
 
La raccolta delle adesioni continuerà attraverso il web e gli strumenti social. Anche l’elenco delle possibili relatrici potrà essere arricchito con ulteriori segnalazioni. I nomi indicati sono infatti i primi emersi in un brain storming social.
 
Adesioni associative (in ordine alfabetico):
 
ASPETTARE STANCA
CENTRO STUDI PROGETTO DONNA & DIVERSITY MGMT
CORRENTE ROSA
DONNE IN CARRELAS
DonneinQuota
DONNE 3.0
GIO-Osservatorio Interuniversitario Studi di Genere (Roma Tre, Sapienza, Tor Vergata, Foro Italico)
GIRL GEEK DINNERS - Bologna
MEDIA DUEMILA
NOIDONNE 2005
NOIRETEDONNE
PARI O DISPARE
PARIMERITO
POWER AND GENDER
RETE PER LA PARITÀ
RETE SPORTELLO DONNA
SCUOLA DI ROBOTICA
STATI GENERALI DELLE DONNE
SGI – STATI GENERALI PER L’INNOVAZIONE
SNOQ
SOROPTIMIST INTERNATIONAL D’ITALIA
SPAZI DELL'ANIMA - SCUOLA SUPERIORE DI FILOSOFIA IN PRATICA
SUI GENERIS
Time for Equality
TOPONOMASTICA FEMMINILE
UNAQUALUNQUE - UNATALKS
WISTER- SGI
WOMAN TO BE
WORK WIDE WOMEN
YOUNG WOMEN NETWORK
 
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