Legge 40: ancora una modifica

LEGGE 40 – Ancora una modifica alla Legge 40/2004. Sbagliata sin dall’Articolo 1, controversa, ideologica e promulgata da un parlamento all’epoca incapace di sottrarsi alle etiche religiose, la Legge 40 trova ulteriore modifica oggi nella parte che riguarda la fecondazione assistita e la diagnosi pre-impianto, perdendo anche il divieto di selezione degli embrioni. La sentenza 229/2015 della Corte Costituzionale infatti fa cadere tale divieto, stabilendo che non è vietata e non è reato la selezione “anche nei casi in cui questa sia esclusivamente finalizzata ad evitare l’impianto nell’utero della donna di embrioni affetti da malattie genetiche trasmissibili”. L’ennesima questione di legittimità costituzionale era stata sollevata dal tribunale ordinario di Napoli sugli articoli 13 e 14 (punibilità degli operatori sanitari). La sentenza dunque, nel riconoscere la “non manifesta infondatezza” delle richieste sottoposte al giudizio di legittimità costituzionale, riporta la Legge 40/2004 al rispetto degli Articoli 2, 3 e 32 della nostra Costituzione. «Si tratta di una sentenza importante perché toglie finalmente ogni ombra dalla possibilità di effettuare la diagnosi pre-impianto» - spiega Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni.

E’ possibile accedere alle varie modifiche nel tempo intervenute a questo link:
http://www.fecondazioneeterologaitalia.it/legge-40-aggiornata-tutte-modifiche/
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