La Legge 194 compie 40 anni

40 ANNI DELLA 194 - Il 22 maggio ricorrono i 40 anni dell’approvazione della legge sull’interruzione di gravidanza, meglio nota come “Legge 194”. Un passaggio fondamentale che nel nostro paese ha permesso alle donne di abortire senza commettere un crimine, ed ha cancellato l’aborto effettuato in clandestinità restituendo alle donne dignità, parità ed il rispetto del diritto all’accesso alle cure che senza questa legge di fatto era loro negato. Non in tutte le regioni però le strutture pubbliche garantiscono l’accesso all’interruzione di gravidanza per via della colonizzazione delle posizioni da parte di medici che una volta ottenuto il posto…si scoprono obiettori di coscienza.In tutta Europa, inoltre, si segnalano attacchi al diritto all’autodeterminazione delle donne, e si moltiplicano tentativi talebani di restaurare il valore della famiglia “tradizionale”: a Genova e Roma l’associazione ProVita (sulla quale nel web si “mormora” di strette connessioni con Forza Nuova – basta fare una ricerca) martella con discutibile cartellonistica e falsi messaggi contro il diritto delle donne alla scelta di abortire e …“lancia la più grande campagna pro life nella storia d’Italia! Camion vela e manifesti in 100 Province per ricordare il fallimento della legge 194 Da lunedì 21 maggio”

In questo clima di attacco su più fronti alla legge 194 e in generale al diritto alla piena salute riproduttiva, che mette in campo l’uso strumentale dell’obiezione di coscienza” questo fine settimana LAIGA (Libera Associazione Italiana Ginecologi per l’Applicazione legge 194) celebra il suo quinto congresso (Roma, 25/26 maggio c/o Circolo Ufficiali Casa dell’Aviatore) con un incontro di formazione che fa il punto sui temi di contraccezione ed applicazione della legge 194. “Penso che non ci sia alcuna volontà di fare informazione sulla contraccezione. Anzi, vediamo che si va nel senso opposto e, accanto all’atteggiamento contro l'aborto, sta crescendo un’avversione anche per la divulgazione della contraccezionesegnala la presidente Silvana Agatone.

Incredibilmente, 40 anni dopo la sua approvazione, la legge 194 va ancora difesa. A riprova che un diritto acquisito, soprattutto se si tratta di un diritto delle donne, non sempre resta tale, né universalmente inviolato. La priorità è dare una corretta applicazione alla legge. Leggi qui le proposte dell'Associazione Luca Coscioni 

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