Votare alle elezioni europee e votare le donne

Una rappresentanza equa nelle posizioni apicali di governo è fondamentale per una democrazia che sia veramente rappresentativa ed efficace. Nonostante alcuni spiragli positivi, la stragrande maggioranza dei leader di governo rimane di sesso maschile. È responsabilità condivisa di uomini e donne cambiare questo stato di cose e garantire l'uguaglianza di genere a tutti i livelli politici. È importante identificare le principali barriere che impediscono alle donne di accedere alle posizioni decisionali”. Gabriela Cuevas Barron, Presidente IPU

Abbiamo bisogno della parità per cambiare i rapporti di potere. Senza donne in politica, sviluppo sostenibile, diritti umani e pace, saranno seriamente messi a repentaglio. C’è bisogno di più donne in politica”. António Guterres, Segretario Generale Nazioni Unite

Siccome le istituzioni sono state “fatte per uomini e da uomini” si rende ora necessario apportare le dovute modifiche per “aprire coraggiosamente la strada ad altre donne”. Phumzile Mlambo-Ngcuka, Direttrice Esecutiva Nazioni Unite

Ci sono comunque dal mondo anche delle good news: oggi nove paesi hanno il 50% o più di donne in posizioni ministeriali (rispetto ai sei del 2017): 64,7%: Spagna - 55,6%: Nicaragua - 54,4%: Svezia - 53,3%: Albania - 52,9%: Colombia - 51,9%: Costa Rica -51,9%: Ruanda - 50%: Canada - 50%: Francia. Il numero di paesi senza ministre è diminuito dai 13 del 2017 agli attuali 11: Azerbaigian, Belize, Brunei Darussalam, Iraq, Kiribati, Lituania, Papua Nuova Guinea, Saint Vincent e Grenadine, Arabia Saudita, Tailandia e Vanuatu.

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