Violenza di genere: la “due giorni” della Capitale

Delle politiche di genere contro la violenza in Italia ha parlato Maria Grazia Passuello in apertura del convegno organizzato da Solidea, l’Istituzione di genere e solidarietà creata dalla Provincia di Roma e da lei presieduta. Una relazione che ha evidenziato il molto che resta da fare nel nostro paese, e, al tempo stesso la volontà determinata di colmare la distanza che ci separa dai paesi europei.

La ministra Barbara Pollastrini ha sottolineato come il suo ministero- dei diritti e delle pari opportunità- abbia faticato ad ottenere da “ministeri potenti” una parte di quelle deleghe che consentiranno di far valere azioni ad ampio raggio contro la violenza e contro la tratta degli esseri umani, ed ha citato la distanza che ancora separa l’Italia dalla possibilità di mettere in atto più azioni politiche contro la violenza, distanza racchiusa in due cifre: 3 milioni di euro a disposizione del Ministero in Italia, 276 milioni di euro a disposizione del ministero in Spagna

Per la Spagna, Inmaculada Montalban, magistrata, componente dell’Osservatorio Giuridico contro la violenza domestica e di genere, ha ricordato il percorso legislativo che ha portato all’istituzione dei tribunali contro la violenza, chiamati a decidere subito, entro 72 ore, prima che la violenza si trasformi in omicidio della donna, come purtroppo avviene in tre casi su 10.

La presidente della Federazione spagnola delle associazioni di donne separate e divorziate, Ana Maria Perez Del Campo Noriega, femminista appassionata, membro dell’Osservatorio nazionale, ha ricordato come la rivoluzione incruenta del femminismo sia stata capace, laddove si è fatta , di ottenere una parte di giustizia per le donne e come il sistema patrialcale sia all’origine e costituisca ancor oggi il “feudo della disuguaglianza”. Ha citato il premier Zapatero, che a più riprese si è dichiarato “femminista” e che lo è stato, non soltanto a parole ma negli atti concreti. La Ley Organica del 28/12/2004 di protezione integrale contro la violenza di genere promulgata dal governo socialista, si propone come fine l’eradicazione della violenza di genere, dando finalmente una risposta globale alla violenza sistematica contro le donne. La legge da attuazione alle richieste delle associazioni di donne rispondendo correttamente alle sollecitazioni dei vari organismi internazionali dalle Nazioni Unite alle raccomandazioni dell’UE. La violenza domestica in Spagna è costata la vita a 3250 donne negli ultimi 50 anni, ed ha lasciato invalidità permanenti a molte altre. Non esistono leggi perfette, dice Ana Maria, ma le reazioni violente che si sono levate contro questa legge fin dal primo momento mostrano che si tratta della reazione interessata di quanti intendono mantenere i propri privilegi in spregio della ragione e della giustizia.

Elizabeth Kelly, della London Metropolitan University , ha infine tracciato il quadro delle politiche di contrasto alla violenza di genere nel Regno Unito.

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