“Ferico ha ragione nel sostenere che l'omofobia è un fenomeno ben presente nelle nostre città -continua Linguiti– ma questo clima si nutre della campagna ossessiva di delegittimazione dei diritti del popolo g/l/b/t (gay/lesbiche/bisessuali/trans) che si sta portando avanti da più parti e, più complessivamente, dell’attacco alla laicità delle nostre istituzioni”.
La Giornata nasce con l’intento di essere adottata nel calendario nazionale del maggior numero di paesi e infine a livello internazionale: “Giornate come quella di domani sono importanti perché combattere le singole discriminazioni significa, prima di tutto, nominare e dare visibilità ad un sommerso altrimenti difficile da individuare. L’omofobia va destrutturata nelle sue pieghe sociali e depotenziata attivamente in tutti quei luoghi, come la scuola o i mass media, che influenzano più massicciamente i giovani.
L’omofobia assume forme diverse a seconda del contesto socio-culturale in cui si esprime, ma la risposta deve essere sempre una –conclude la Sottosegretaria- rispettare il diritto di ognuno e ognuna di esistere qualunque sia il sesso, l’identità o l’orientamento sessuale”.