La senatrice Clinton batte Obama 2 a 1

Gli strateghi che curano la sua campagna elettorale definiscono queste elettrici “votanti che hanno bisogno”. Viceversa Obama ottiene maggior gradimento tra le elettrici con un alto livello di istruzione che si dicono interessate a innalzare il livello del dibattito politico. Gli strateghi di Obama ritengono però che egli possa guadagnar voti da tutte le categorie di elettrici una volta che il suo programma venga meglio compreso.

Per il momento però le donne sembrano poter giocare un ruolo determinante nell’indirizzare la campagna elettorale. In realtà le donne rappresentano tra il 54 e il 59 per cento dell’elettorato del partito democratico e sono la maggioranza dei votanti non solo nei due stati che danno l’avvio alla campagna elettorale- New Hampshire e Iowa - ma nell’intero elettorato del partito democratico , e sono in maggioranza dalla parte di Hillary.

Se anche la senatrice Clinton vincesse la nomination del suo partito sarebbe comunque un ben diverso scenario quello delle elezioni presidenziali. Infatti il 43 per cento delle donne “indipendenti” affermano che non voterebbero per lei contro il 29 per cento che rifiuterebbe Obama.

Nondimeno Hillary sta cercando di allargare il gap di genere che la separa dagli altri candidati; rivolgendosi direttamente alle organizzazioni politiche femministe incluse Emily’s List e NOW la National Organisation of Women. Ellen Malcom, attuale presidente di Emyli’s List sarà parte del gruppo dirigente della sua campagna elettorale. Nel sito della sua campagna elettorale, all’interno del video “Ready for change” una schiera di donne leaders e professioniste le offre il proprio sostegno. (fonte: WashingtonPost)

 

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