Gli americani in Caserma - I vicentini in Piazza
Il 4 luglio a Vicenza “l’altro ministero degli esteri” formato dal comitato NO al Dal Molin ha celebrato la festa di richiesta per la fine di una servitù militare che, a partire dall’armistizio del 1943, si è consolidata attraverso una serie di trattati – l’ultimo del settembre 2001 – tuttora rigorosamente secretati e che nessuno dei governi italiani ha avuto il coraggio di svelare.
L’europarlamentare Luisa Morganitini ha scritto alle donne del comitato vicentino :
“Ogni volta che si parla di riduzione delle spese militari o di riconversione, si risponde con facili ricatti occupazionali, invece di mettere in luce i reali vantaggi per la sicurezza umana, come ad esempio gli investimenti che si potrebbero fare per combattere la fame nel mondo o debellare le malattie.
Lo Stato italiano sostiene il 41% delle spese di mantenimento delle basi USA nel nostro Paese, e, secondo i dati del Rapporto Sipri
Il Governo Italiano è chiamato, dunque, anche con la vostra festa, a rispondere del rispetto della legalità e della propria Costituzione” (M.Giuliani da Bruxelles)