Pervenute al citofono della sua casa di La Plata, a 60 chilometri a sud di Buenos Aires, le minacce sono di questo tono: “Stiamo tornando, e la prima che uccideremo è tua madre” ha detto uno sconosciuto rivolgendosi ad Alejandra, la figlia della Bonafini. Entrambi i fatti sono stati condannati da Estela Carlotto presidenta delle Nonne di Plaza de Mayò, che li ha definiti “tentativi di riproporre quell'epoca di timore e paura” che ha “causato tanto danno al Paese”. “Senza dubbio cercano di impaurirci - ha detto - ma non ci riusciranno”. (Fonte ANSA)