Coppie di fatto: i DICO sostituiscono i PACS

I neonati DICO sono stati fortemente difesi da Pecoraro Scanio che nei giorni scorsi sottolineava l'importanza che da quel provvedimento a nessuno venisse in mente "di toccare la sostanza del riconoscimento delle coppie di fatto". Preoccupazione legittima, anche alla luce delle interferenze della Cei e di Papa Benedetto XVI° che più volte avevano (sol)levato i cattolici contro le “forme di unione che destabilizzano la famiglia fondata sul matrimonio”.

In una reprimenda pubblicata sul quotidiano L'Avvenire il 6 febbraio (Non possumus), infatti, la Conferenza episcopale italiana esprimeva l'impossibilità ad accettare il disegno di legge in preparazione. Lo scoglio principale è stato comunque aggirato fcendo in modo che la dichiarazione di convivenza all'anagrafe venga resa dagli aspiranti conviventi in maniera "non contestuale".

Nelle linee guida, per la successione dell'immobile e per la tutela in materia di lavoro serviranno almeno 3 anni di convivenza stabile; 9 divantano invece gli anni di convivenza per poter far valere i diritti di successione. In materia di reversibilità della pensione del convivente si rimanda invece ad un riordino successivo.

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