AFFI: "La pietà muore sul sagrato"

"E pensare che si chiamano Misericordine, suore della misericordia, che è “pietà e compassione efficace”; è -come dice sant’Agostino- “un compatire del cuor nostro all’altrui miseria”.

E’ invece un infierire senza limiti, con i sagrati riempiti di bottiglie d’acqua e di sciacalli mediatici. Bottiglie d’acqua che avremmo voluto vedere, e molte, dedicate anche a quella umanità morente di sete aggrappata disperatamente alle isole-tonnare e ai milioni di bambini, e di donne, che quotidianamente, oltre che di sete, muoiono per fame.

Un infierire sui morenti e sui viventi, esposto alle ideologie più miserabili, perché è miseria morale non avere “compassione” per il dolore altrui ma imperio presuntuoso di possesso di verità inconfutabili.

Eluana Englaro ha bisogno di “pietas” dopo 16 anni di vita non vita, ha TUTTO IL DIRITTO che venga rispettata la sua volontà di rifiutare un’alimentazione forzata, tutto IL DIRITTO.

E che venga rispettata l’angoscia di un padre che l’ha seguita minuto per minuto, secondo per secondo, morendo anche lui di dolore.

Azioni crudeli come i roghi delle streghe. "

 

Presidenza AFFI / 18 Luglio 2008

Edda Billi - Irene Giacobbe - M.Gabriella Guidetti

 

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