Irruzione neofascisti alla Rai. Per FNSI: «segnale molto preoccupante per il nostro Paese»

ROMA – La violenza dei militanti di estrema destra rialza la testa, dando vita ad una scia di azioni "dimostrative" che non conosce interruzione. A partire dal giorno stesso del responso delle urne, quando il Pdl di Berlusconi torna alla governo. Ultimo exploit ad allungare la lista nera (qui la definizione calza!), è l'attacco alla sede Rai di via Teulada del 3 novembre: una trentina di ultrà di simpatie neofasciste, lunedì notte scavalca i cancelli, lancia uova contro le pareti e "produce" un video delle proprie "gesta" da immettere su You Tube per "vendicarsi" dei contenuti della trasmissione di Rai3 "Chi l'ha visto?", condotta da Federica Sciarelli, che poche ore prima mostrava un filmato sulle aggressioni della settimana scorsa in piazza Navona. Come ai "bei tempi andati", per le vie della capitale si aggirano gruppi di "guastatori" organizzati…


«È la prima volta che gli uffici e gli studi della Rai vengono assaliti con proditoria violenza - afferma una nota della Fnsi -. Questo non è assolutamente accettabile ed è un segnale molto preoccupante per il nostro Paese».

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