Sesso protetto? Nulle le nozze...
«La Corte respinse il ricorso della moglie, che aveva avuto rapporti protetti per non contrarre o far contrarre al nascituro una malattia di cui era affetto il coniuge.» Ancora una volta la Cassazione non perde occasione per dimostrare la propria arretratezza -se non addirittura la propria inadeguatezza- a giudicare in materia di diritto di famiglia, dimenticando le leggi dello stato (di certo quelle su parità e pari opportunità) agendo in favore delle leggi della chiesa cattolica.
Quasi un insulto agli Articoli 7 e 3 della Costituzione italiana:
ART. 7: "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani."
ART. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."