Il coraggio della verità

MILANO – L'affaire Berlusconi/Mills, che nella sentenza emessa dal tribunale di Milano impegna quasi 400 pagine, si può sintetizzare come segue: l'avvocato inglese David Mills "mentì per salvare Berlusconi". Per questo è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari. Mills agì "da falso testimone per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati". E' questo uno dei passaggi delle motivazioni (qui il documento completo)della sentenza del tribunale.

«È giusto ricordare –scrive oggi Giuseppe d'Avanzo su La Repubblica nell'articolo Un leader in fuga dalla verità- che, se Silvio Berlusconi non si fosse fabbricato l'immunità con la "legge Alfano", sarebbe stato condannato come corruttore di un testimone che ha protetto dinanzi ai giudici le illegalità del patron della Fininvest. Condizione non nuova per Berlusconi, salvato in altre occasioni da norme che egli stesso si è fatto approvare da un parlamento gregario.» Berlusconi che sul fatto riferirà alla Camera, definisce la sentenza "scandalosa"..."Ho annunciato questa mattina la mia intenzione di fare un intervento in Parlamento sulla sentenza Mills e, appena avrò tempo, lo farò" ha dichiarato ancora Berlusconi parlando ieri in conferenza stampa all'Aquila. La chiarezza, a quanto pare, non è il primo punto all'ordine del giorno nell'agenda del Premier. Il paese presuntamene "condannato all'ingovernabilità" [a detta di Ghedini] se il Cavaliere rinunciasse all'immunità [la richiesta è venuta da Franceschini], si prepari ad una lunga attesa! L'Italia recupererà mai il coraggio della verità?

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