Razzisti di 'razza' nella calda estate italiana

Noi siamo emigrati per lavorare, non per uccidere”. L'affermazione del leader leghista Umberto Bossi, davanti a pubblico e telecamere in occasione dell’anniversario della tragedia di Marcinelle* lascia di stucco! Il Senatur incappa nell'ennesimo tentativo volgare, maldestro e malriuscito, di fare un 'distinguo' tra l’immigrazione italiana del passato e quella che oggi vediamo verso il nostro paese. Nonostante quanto affermato da Umberto Bossi, infatti, l’immigrazione italiana fu tanto controversa quanto dolorosa, ed ha scritto pagine di violenze, umiliazioni, sfruttamento e discriminazioni agite e subite. Nel paese che oggi cambia le regole per l’insegnamento, e che sembra non imparare dalla ‘lezione’ della storia, il Signor Bossi con certe ‘equivalenze’ dimostra di aver perso, dal canto suo, le 'lezioni' di buone maniere e di diplomazia.

*(8 agosto 1956, la miniera idi carbone in Belgio in cui morirono 262 lavoratori - 136 gli italiani)

 

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