Elezioni: le candidate che piacciono

La lettera di EDDA BILLI

"Nasco femminista, negli anni Settanta, nel collettivo Romano di via Pompeo Magno.

Prima vagavo, smarrita, nei territori della sinistra.

E' con questo collettivo che portai eroicamente nei mercati, nelle fabbriche, negli ospedali, nelle strade, istanze, bisogni, desideri, rivendicando il nostro essere donne in un mondo che ci aveva cancellate.

Finalmente esistevo per me, non interpretata da altri

E nello scambio di conoscenze i corpi diventati intelligenti scoprivano che il personale è politico in un mondo fatto anche a nostra misura.

Meravigliosa sensazione di libertà. Persino quella di dirmi lesbica. E nel dirlo corre tuttora un brivido lungo la schiena.

E' in quegli anni e da quel movimento di donne che nasce il grande ed ambizioso progetto di dare vita ad un laboratorio di pratiche politiche: la Casa Internazionale delle Donne, esperimento in progress di democrazia partecipativa.

A questo progetto così come a tutto ciò che esso simboleggia, ho dedicato e dedico la mia vita, perchè nessuna conquista è data per sempre. E vigilare a che la democrazia sia rispettata è un dovere di tutte e di tutti noi.

C'è bisogno oggi più che mai di lavoro, di attenzione ai bisogni, di sostegno civile, di cura. C'è bisogno di cose semplici ma che parlino delle nostre vite: asili nido, consultori, pensioni dignitose.

Molte volte ho avuto a fianco Emma Bonino e oggi su questo terreno la incontro ancora una volta. La sua scelta di proporsi alla Presidenza della Regione Lazio mi ha convinta a candidarmi con lei.

Di Emma mi fido, sto con lei.

E con tutte e tutti voi."

 

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