Chi SALE.....Gli aeroporti veneti

La lotta al turismo sessuale passa per gli aeroporti veneti. In questi giorni i viaggiatori che si imbarcheranno dagli aeroporti di Treviso, Verona e Venezia per l’America Latina, maggiormente investita dal fenomeno del turismo a luci rosse, riceveranno una maglietta, con l’invito di indossarla durante il viaggio. La t-shirt, già indossata dagli operatori del check-in è stata ideata nel marchio dagli studenti dell’istituto d’arte di Castelmassa. Si affida direttamente ai passeggeri il compito di scoraggiare una pratica di cui il Veneto detiene il primato a livello nazionale, in un momento in cui cresce il rischio pedofilia anche per i bimbi africani.

L’iniziativa è stata promossa dall’assessore provinciale Guglielmo Brusco e dalla Commissione alle pari opportunità rodigina e, fin dallo scorso gennaio, ha ricevuto il pieno appoggio dell’assessore regionale ai diritti umani e alle pari opportunità Isi Coppola. Maria Grazia Avezzù, presidente della Commissione provinciale alle Pari opportunità, in occasione dell'iniziativa ha affermato che “il turismo sessuale fa incontrare due miserie: una materiale, che è quella dei paesi in via di sviluppo, e una morale che è quella dei paesi industrializzati”. Ed ha poi aggiunto “E’ sconcertante pensare che uomini di paesi ricchi approfittano della povertà di bambine e adolescenti per soddisfare un loro desiderio di piacere. Purtroppo, come è stato evidenziato da una ricerca dell’università di Parma, l’età dei possibili abusatori grazie ai voli low cost si è notevolmente ridotta ai 20 – 30 anni. Vogliamo che la denuncia di questa pratica abominevole non diventi solo visibile ma vistosa”.

L’iniziativa rodigina si inserisce in un momento delicato, in cui molta attenzione è data al fenomeno del turismo sessuale. E proprio di questi giorni la notizia della condanna a 14 anni di detenzione (con multa da 65mila euro) del veronese 56 enne Giorgio Sampec, il primo italiano condannato per reati sessuali su minori commessi all'estero in base alla legge 269/98, promossa da Ecpat-Italia. La condanna prevede, fra l'altro, che a Sampec sia perennemente interdetto l'accesso a luoghi istituzionalmente frequentati da minorenni.

Fonte: www.redattoresociale.it

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