La strage continua

Che senso ha continuare a parlare di “follia omicida”, di “raptus”, di “amore violento” di fronte allo sterminio di donne di ogni età che quasi quotidianamente  gli uomini DI CASA compiono?

Non indossano una divisa militare, non sembrano attentare alla sicurezza nella versione tanto sottolineata dai sindaci d’ogni colore, sono “nostrani” e poco “stranieri” Sono uomini che vivono accanto a noi, uccidono senza pietà, vengono arrestati, e tornano tranquillamente a casa in attesa del processo. Ma questo nostro Paese, tanto attento ai diritti dell’imputato, è altrettanto attento ai numeri della strage che anno dopo anno miete vittime soltanto tra le donne?  Fino a quando si può continuare nella finzione che il femminicidio,  delitto di genere femminile, ripetuto, continuato, aggravato dal rapporto di fiducia e convivenza, non sia una forma orrenda di violenza mortale da punire con la gravità che merita? Rita Cugola  ha scritto sull’ultimo femminicidio della serie anno 2012
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