ROSA, devi restare!

PER COMBATTERE PER LA GIUSTIZIA E LA VERITA’ - Dopo la concessione degli arresti domiciliari da parte del GIP al giovane militare accusato delle violenze subìte, la studentessa trovata in fin di vita davanti a una discoteca a L’Aquila la notte tra l’11 e il 12 febbraio ha chiamato “Chi l’ha visto?”. “Voglio andare via dall’Italia”, ha detto esprimendo la propria rabbia e delusione. Dagli spettatori è subito partito via telefono, e-mail, Facebook e Twitter un flusso ininterrotto di messaggi di solidarietà con ‘Rosa’. Francesco Tuccia è accusato di violenza carnale aggravata e tentato omicidio. E sta aspettando il processo a casa propria. La normalità per Rosa è impossibile. Impossibile per lei poter uscire di casa e non aver paura. Seppure la persona offesa non ha facoltà di interloquire rispetto alle decisioni, sentenze, ordinanze di un caso, (le sentenze, decisioni, ordinanze si devono rispettare) questo Paese conferisce però ancora alle altre persone la possibilità di criticarle. Qualcosa potrà pure l’indignazione della società civile! Facciamo tutte/i sentire la nostra voce: sosteniamo Rosa affinché non si senta sola e trovi la forza di combattere e lottare.

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