Ancora una donna uccisa: Alessandra Sorrentino

ROMA – A maggio un flash-mob in piazza Montecitorio a Roma, ricordava i nomi delle 55 donne uccise dall’inizio dell’anno dalla violenza dei loro compagni, conviventi, fratelli, mariti. Due mesi dopo le donne continuano a morire e la terribile conta si aggiorna, salendo a più di 70. Le cronache del 2 luglio scandiscono il nome di Alessandra Sorrentino, 26 anni, mamma di 2 bambini, l’ultima in ordine di tempo ad essere ammazzata. Le donne, le vittime di violenza e non, le persone e le associazioni della società civile, tutte e tutti insieme, continueranno a chiedere alle istituzioni di FERMARE questa violenza che in Italia, in media,miete una vittima ogni tre giorni. Si deve immediatamente intervenire. A cominciare dalla stampa che -per favore!- la smetta di riportare interviste dove del 'povero' assassino si dice (sempre!) essere stato “colto”da un “raptus” isolato di follia (omicida però), o quanto (sempre l'assassino) fosse “tanto una brava persona” , o quanto la famiglia fosse “cortese e tranquilla”…Basta con questa ipocrisia! Basta con questa vergogna! La violenza contro le donne è un crescendo di mancanze di rispetto, rabbiose gelosie, vessazioni fisiche e psicologiche, liti rumorose, urlacci, botte, lividi e ferite che non si possono non vedere o non sentire, una somma di insulti ed atti violenti e degradazioni devastanti cui per ora troppo spesso si può porre fine solo così:con le donne ammazzate quando non si interviene.

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