Violenza: tacciano gli ignoranti

ROMA - Sul sito www.sara-cesvis.org è stato messo a disposizione un test per valutare il grado di rischio che una donna può correre nell’ambito di una relazione violenta. Un semplice strumento di valutazione a favore della donna che vive e subisce situazioni di violenza e di stalking. Esiste infatti un preciso protocollo che identifica la probabilità degli abusi e ne stabilisce il grado di degenerazione, di pericolosità: si chiama SARA, acronimo di "Spousal Assault Risk Assessment". La pericolosità di una relazione nella quale si sono innescati i meccanismi della violenza, infatti, si può sempre aggravare, quindi meglio parlarne, confidarsi, chiedere aiuto. Ma senza dirlo all’uomo violento, perché questi uomini non si spaventano, e gli abusi diventano proprio più forti quando la donna comincia a ribellarsi, a farne parola, a voler mettere in discussione o interrompere la relazione. Don Pierio Corsi, parroco di San Terenzo a Lerici parlando di femminicidio si cimenta con argomenti che non conosce, ne parla a sproposito, con odio e con palese disprezzo verso le donne e senza il minimo senso del pudore o rispetto per le tante donne che hanno perso la vita ammazzate dai propri compagni o ex compagni. "In nessun modo -scrive infatti monsignor Luigi Ernesto Palletti- può essere messo in diretta correlazione qualunque deprecabile fenomeno di violenza sulle donne con qualsivoglia altra motivazione, né tantomeno tentare di darne una inconsistente giustificazione". Se le donne soffrono e rischiano sempre più grosso è anche a causa delle valutazioni di tutti quegli arroganti che spacciano la propria ignoranza per scienza di esperti!

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