Coazione a ripetere

Comunicato n. 1- 2013

Avvilente come sempre.
La frase che il padrone delle televisioni usa è semplicemente stupida se non ridicola “tre giudichesse , femministe e comuniste” sono le magistrate che lo condannano a pagare il dovuto alla moglie separata.
Se il buon uomo col termine “giudichesse” faceva riferimento ad Eleonora d’Arborea, dimostra di conoscere “a braccio” la storia delle donne; di questa altissima governante e magistrata e della “Carta de Logu” da lei promulgata in Sardegna nel 1383, ma ne dubitiamo, quando il termine viene usato da chi ha citato “Romolo e REMOLO”.
Oggi che, grazie all’uso non sessista della lingua italiana , le giudici e le magistrate, sono ormai termini acquisiti, quelle parole irose testimoniano e confermano profonda ignoranza.
Quanto a “femministe” almeno noi ne siamo orgogliosamente fiere, se significa guardare il mondo con occhi di donne attente e consapevoli , e non la rappresentazione involgarita delle sue TV.
“Comuniste” ci risulta aggettivo riferito a politiche ottocentesche, già superate nel secolo scorso, note soprattutto a chi soffre di nostalgie fasciste .
Suggeriamo a quel piccolo uomo di guardarsi allo specchio e di meditare, sempre che si riconosca!!
 
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