Aria nuova

Per “Cambiare Roma e cambiare la vita delle donne”. Otto iniziali capisaldi :Tempi e spazi della citta, Welfare, Lotta alla povertà e all’esclusione sociale, Lavoro, Violenza sulle donne, Donne vittime di tratta, Democrazia paritaria, Strumenti per l’attuazione delle politiche di genere.

Sono presenti candidate del PD per Marino Sindaco; di Sel per Marino sindaco; del Mov.5Stelle per De Vito Sindaco; di Repubblica Romana per Medici Sindaco; di Progetto Roma per Alessandro Bianchi Sindaco; di Alfio Marchini Sindaco. Non c’è un ordine precostituito di interventi. Le candidate si presentano man mano che il loro nome viene estratto da un contenitore. Aprono le candidate alla presidenza dei municipi : Cristina Maltese, PD, è candidata alla guida del XII° Municipio, e Sabrina Alfonsi, PD, imprenditrice candidata per il I° Municipio, aggiungono al progetto l’idea di laboratori di cittadinanza spazi di confronto per la manutenzione del territorio; seguono le candidate nelle liste: Estella Marino, PD, candidata al consiglio comunale, ingegnera ambientalista, punta lo sguardo su urbanistica ambiente e territorio; Flaminia Barachini Mariconda, Lista Marchini sindaco, guarda al lavoro, al precariato delle donne, al tempo libero, al verde trascurato; Barbara Spinelli, Mov5Stelle, 64 anni ex imprenditrice punta sul risanamento del bilancio comunale, premessa per ogni intervento che comporti spesa pubblica; Valeria Baglio, PD, 39 anni due figlie, laurea in economia, da ex Presidente del municipio XI usa un linguaggio al femminile, propone interventi a favore delle donne singole con figli, sostiene una città a misura di bambine e bambini per realizzare una città a misura di tutte; Angela Spencer, lista Medici Sindaco, conosce la durezza dell’immigrazione nel nostro paese e la soddisfazione di aver realizzato un progetto di vita che le ha permesso di acquistare casa, far laureare un figlio, promuovere un’associazione di donne, continuare a lavorare nella quotidianità di una città con mezzi pubblici disastrosi, servizi carenti. Il suo impegno va in difesa dei diritti e del rispetto delle persone; Sara Lolli, lista Sel, lavora per scelta motivata e personale, con disabili e persone con handicap, si impegna per la riforma del sistema dell’appalto a cooperative sociali, e per la riforma dell’assistenza domiciliare “come è possibile che il comune paghi 21 € l’ora per l’assistenza ad un malato e l’operatore percepisca 7€ lordi l’ora per effettuare quel servizio? i risparmi per il comune stanno anche in questi passaggi e nel ritorno a “vere” cooperative sociali. I servizi pubblici – tutti – sono fondamentali per le donne. La pregressa esperienza a Modena ne fa una vera esperta della materia. Stefania Giusti, lista PD, 36 anni , esperienza nel XV municipio su urbanistica e mobilità, parla del riuso della città e dei numerosi edifici pubblici dismessi nella disponibilità del Comune da destinare con un programma di Rigenerazione urbana, ad usi sociali, comprese case rifugio e centri antiviolenza. Imma Battaglia, lista Sel, laureata in matematica, difende i diritti di lesbiche e gay, ha promosso il grande raduno del Gay Pride a Roma nel 2000 e dal 2002 ha organizzato il Gay Village; a fronte di una Roma impoverita e immiserita dagli ultimi anni a guida Alemanno, propone interventi per una riconversione ecologica e tecnologica di Roma; Laura Pelosi, Mov. 5 Stelle, sottolinea le discriminazioni sul lavoro delle donne, le penalizzazioni per maternità, l’ambiguità di asili nido che chiudono il servizio in tempi troppo limitati. Alla precisa domanda sui Rom e sull’integrazione risponde di essere per l’integrazione “e dobbiamo farlo coinvolgendo le donne Rom”; Monica Pasquino, lista Medici Sindaco, presidente comitato civico, rilancia come le colleghe che l’anno preceduta una visione di Roma più aperta, attenta e solidale, impegnata nel miglioramento dei servizi ; Rita Paris, Lista Civica per Marino sindaco, considera prioritario rendere trasparente l’amministrazione pubblica, prendersi cura del patrimonio culturale di Roma e dell’ambiente, riqualificare e riutilizzare le grandi strutture dismesse; Francesca Longo, capolista Lista Marchini, annuncia che il suo impegno va prevalentemente in difesa dei beni culturali, del lavoro e del welfare per le donne e per tutti; Rachele Nunziata, Progetto Roma per Bianchi sindaco, di professione architetta e docente, 3 figli, afferma che bisogna adottare nella programmazione e nella scelta politica l’ottica di genereperchè è un’ottica di sviluppo, un’otticache porta a una visione strategica proiettata nel futuro. La tutela della donna, lo sviluppo dei suoi diritti, la sua presenza in politica, vanno riguardati non in quanto essere debole, fagottino bisognoso di aiuto, ma in quanto essere umano che ha una marcia in più ed è portatrice di cambiamento. Ricerca scientifica e tecnologica, innovazione, valorizzazione del binomio natura-cultura, unificazione tra centro e periferie, sono alla base del suo impegno. Oria Gargano, lista per Medici sindaco, impegnata sui temi della lotta alla violenza e alla tratta, presente come associazione nel CIE di Ponte Galeria, ricorda come la politica di Alemanno abbia prodotto guasti e fatto retrocedere tutti gli interventi positivi precedenti; auspica corsi di formazione per il personale chiamato a intervenire contro la violenza domestica, e riforme significative. L’intervento di Susanna Marietti, lista Sel, conclude questa interessante, articolata, competente e seguitissima “convention”.

Tutte le partecipanti hanno convenuto su due questioni di base:

  1. la proposta di SNOQ è un utile terreno di impegno e di azione comune;

  2. l’impegno a re-incontrarsi, da elette- o anche se non elette - per agire di comune accordo.

Infine, va ancora una volta sottolineato il ruolo positivo che svolge a Roma –a via della lungara 19-la presenza della Casa Internazionale delle donne. Questo spazio di libertà e confronto fra donne, voluto dal movimento femminista romano e in primo luogo dall’AFFI , la federazione delle associazioni di donne che “occuparono” un edificio abbandonato. Le donne del femminismo lo hanno difeso e salvato dal degrado e lo restituiscono oggi, grazie ad un’ottica di genere, alla città tutta e alle cittadine, come spazio insostituibile di dialogo, condivisione e scelta comune.

Questo spazio di libertà non è gratuito, è all’interno di un edificio di proprietà del Comune di Roma per il quale le donne e le Associazioni con grande difficoltà pagano un gravoso affitto .

Non è GRATUITO come quello concesso ad altre associazioni ed enti.

Vogliamo inserire anche la revisione di questa ottica strabica nel programma del nuovo sindaco?

 

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