Spagna: nuova legge sulla parità tra donne e uomini

Scrive il collega Gianni Perrelli di Zapatero: “Solo nell'ultimo anno sono state varate norme per la piena parità di diritti (almeno sulla carta) fra uomo e donna, per la diminuzione delle tasse, per l'assistenza agli anziani bisognosi e agli invalidi, per l'aumento delle pensioni minime, per la riduzione del costo dei medicinali.”(L'Espressso del 7 Marzo 2007)

In occasione dell'approvazione della legge sui matrimoni gay il Premier spagnolo non ebbe paura di dichiarare: "Come cittadino mi sento orgoglioso del fatto che il nostro Paese sia un riferimento per l'uguaglianza e il rispetto. Come uomo aspiro a che il nostro Paese sia un esempio di convivenza con uguaglianza piena di diritti per tutti. Come premier del mio Paese debbo assumere la sfida di fare della Spagna un simbolo di pace e di tolleranza.”

Di questa legge sulla “igualdad” si segnalano in particolare il principio di “presenza equilibrata” nelle nomine pubbliche (art. 16), l’introduzione di un sistema dettagliato di statistiche di genere (art. 20), la valorizzazione delle donne in posti di responsabilità direttiva e professionale nella Rtve -la Rai spagnola- (art. 37), il “bollino” pari opportunità per le aziende che si impegnano tra l’altro a una presenza equilibrata negli organismi direttivi (art. 50); le quote di genere del 40% sia nel complesso sia per ogni blocco di 5 candidati dai Comuni sopra 5.000 abitanti fino alla Camera dei deputati.

Qui il testo integrale (in spagnolo)

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