L’odissea dei migranti sgomberati da Ponte Mammolo

ROMA - Le persone sgomberate dalla baraccopoli di Ponte Mammolo, il borghetto della pace di via Messi d’Oro, rifugio di lamiere buttato giù con le ruspe e l’intervento della polizia con annesso blocco stradale due settimane fa, ‘abitato’ per lo più da persone sospese nell’attesa di ricevere lo status di rifugiati, continuano a chiedere di avere una sistemazione dignitosa dopo la distruzione dei loro rifugi. I residenti del quartiere hanno mostrato il lato umano ed accogliente che caratterizza la gente di Roma, portanto la propria solidarietà, mentre l'assessora alle politiche sociali, Francesca Danese che nei giorni scorsi ha anche visitato a sorpresa gli sgomberati assicura: "Abbiamo accolto circa 200 persone e oggi sono qui per dire a donne con bambini che c'è una struttura che li sta aspettando". Intanto continua la gara di solidarietà dei privati, e mentre Decathlon regala le tende ed associazioni e cittadini portano viveri e vestiario, nel piazzale antistante la baraccopoli ancora oggi sono in attesa tante persone rimaste senza alternativa, che dormono all’aperto e trascorrono la giornata senza un punto di riferimento. LEGGI QUI PER APPROFONDIRE

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