Allegati INPS

Dal RAPPORTO ANNUALE 2014 (sommario)

(allegato 1)

Le pensioni
Le uscite per prestazioni istituzionali
per l’anno 2014 ammontano a 303,4 miliardi di euro di cui 268,8 miliardi per prestazioni pensionistiche e 34,6 miliardi per prestazioni economiche aventi carattere temporaneo (dati di pre-consuntivo 2014).

L’Inps mette in pagamento ogni mese complessivamente quasi 21 milioni di pensioni a favore di circa 15,6 milioni di beneficiari di cui oltre 7,2 milioni (46,4%) di uomini e 8,4 milioni di donne (53,6%).
L’Istituto eroga sia prestazioni pensionistiche di natura previdenziale (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti - IVS) che assistenziale.

Le prestazioni pensionistiche, che ammontano ad un totale di quasi 17,2 milioni di trattamenti (pari all’82,2% di tutte le prestazioni in essere), traggono il loro fondamento da un rapporto assicurativo obbligatorio e sono finanziate prevalentemente con i contributi versati dai lavoratori e dai datori di lavoro.

Le prestazioni di natura assistenziale, invece (essenzialmente pensioni e assegni sociali e provvidenze economiche di invalidità civile), ammontano a oltre 3,7 milioni di trattamenti (pari al 17,8% delle prestazioni in essere) e non sono basate su un rapporto assicurativo ma si configurano come interventi dello stato sociale, con onere, quindi, integralmente a carico dello Stato.

 

Il 72,5% dei pensionati percepisce una sola pensione per un valore medio mensile di 1.240 euro lordi (risultanti dalla media di 916 euro per le donne e 1.536 euro per gli uomini). Il restante 27,5% cumula due o più pensioni raggiungendo in media 1.541 euro lordi al mese (1.443 euro le donne e 1.759 euro gli uomini).Tra i beneficiari di una sola pensione gli uomini sono il 52,3%, mentre i beneficiari di due o più pensioni sono in maggioranza donne (69,1%).

Nella ripartizione dei redditi pensionistici per classe di importo, si rileva che il 42,5% dei soggetti (pari a oltre 6,6 milioni) assorbe circa il 18,9% della spesa annua complessiva per un totale di oltre 50 miliardi di euro, ricevendo una o più prestazioni inferiori, in media, a 700 euro lordi mensili.Tra questi il 12,1%, pari a 1,9 milioni, è al di sotto dei 300 euro.

Circa 3,6 milioni di pensionati, pari a circa il 23,5% del totale, ricevono una prestazione compresa tra 1.000 e 1.500 euro e assorbono circa il 22% della spesa pensionistica annua (59 miliardi), mentre un ulteriore 17,2% di beneficiari (circa 2,7 milioni di pensionati) percepisce redditi compresi tra 1.500 e 2.000 euro mensili, pari al 22,2% della spesa totale .

Circa il 12,2% (pari a 1,9 milioni) dei beneficiari percepisce un trattamento tra i 2.000 e i 3.000 euro lordi assorbendo il 21,7% della spesa lorda complessiva, per un totale di oltre 58 miliardi di euro.


Infine, sono 724.250 soggetti, pari al 4,6% del totale dei pensionati Inps, a percepire pensioni oltre 3.000 euro mensili, per una media mensile di 4.336 euro lordi. Queste prestazioni hanno un costo pari a 41 miliardi l’anno e assorbono il 15,2% della spesa totale.

L’analisi in ottica di genere fa emergere la concentrazione delle donne nelle classi di importo più basse ed una progressiva riduzione del peso delle donne al crescere delle classi di importo (oltre i 3.000 euro solo un pensionato su quattro è donna).

 

(allegato 2 )

Prestazioni assistenziali

Al 31 dicembre 2014 le prestazioni agli invalidi civili sono in tutto 2.885.802 (per circa il 73% costituite da indennità); l’impor to medio mensile è di 418 euro.

Nel corso del 2014 risultano liquidate 538.037 prestazioni di natura assistenziale con un importo medio mensile di 428 euro ed un’età media dei titolari alla decorrenza pari a 68,1 anni.
Di queste, il 90,7% (oltre 487mila) sono provvidenze a favore di invalidi civili (di valore medio pari a 431 euro mensili). Il restante 9,3% (50.204 trattamenti) è costituito da assegni sociali (importo medio pari a 392 euro al mese).

Le donne ricevono nel complesso circa il 56,7% del totale dei nuovi trattamenti assistenziali.
L’osservazione in ottica di genere rileva una distribuzione abbastanza omogenea dei nuovi assegni sociali tra maschi e femmine (rispettivamente 52,5% e 47,5%).Tra le provvidenze economiche di invalidità civile si registra invece una maggiore presenza di titolari donne (57,6%).

Oltre alle pensioni l’Inps eroga una serie di prestazioni a sostegno del reddito utili a garantire al lavoratore o ai suoi familiari un supporto economico nel caso di perdita o sospensione del rapporto di lavoro,insufficienza del reddito da lavoro per il mantenimento dei familiari a carico, malattia e nascita dei figli o lavoro di cura a favore dei disabili presenti in famiglia.

Nel corso della crisi economica, l’azione di sostegno al reddito ha affiancato, alle misure ordinarie già previste dall’ordinamento, misure cosiddette “in deroga”,a sostegno di imprese e relativi lavoratori in grave crisi occupazionale precedentemente non incluse nel sistema degli ammortizzatori sociali stessi, fino all’approvazione della Legge n. 92/2012 “Riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, che ha istituito l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI) e ha introdotto nuove norme in materia di mercato del lavoro.

L’erogazione puntuale e tempestiva delle Prestazioni a sostegno del reddito perseguita dall’Istituto con accresciuto impegno anche nel 2014, è servita a contrastare l’impatto socio-economico della crisi sui lavoratori e sulle imprese.

Per quanto riguarda la Cassa Integrazione Guadagni ordinaria, straordinaria e in deroga, le ore autorizzate nel corso del 2014 sono state complessivamente, 1.052.374.938 in diminuzione del 5,6% rispetto alle ore autorizzate l’anno precedente.

Il 23,8% di tali ore è stato richiesto per prestazioni ordinarie (250,8 milioni di ore), il 53,6% per prestazioni straordinarie al netto della deroga (564,4 milioni di ore) ed il 22,5% per prestazioni straordinarie in deroga (237,1 milioni di ore).

Rispetto al 2013, il numero di ore autorizzate è diminuito sia per la Cassa Integrazione Ordinaria che per quella in Deroga, rispettivamente del 29,7% e del 16,3% ma, è cresciuto del 18,8% per la Cassa Integrazione Straordinaria. Tra le prestazioni economiche aventi carattere temporaneo, la spesa per ammortizzatori sociali, ha registrato nel 2014 i seguenti valori:

  • per le prestazioni di Cassa Integrazione Ordinaria la spesa, comprensiva degli assegni al nucleo familiare, è stata di 744 milioni di euro mentre la spesa a copertura della contribuzione figurativa è stata di 457 milioni di euro;

  • per la Cassa Integrazione Straordinaria al netto della deroga l’importo erogato è stato di 2.164 milioni di euro mentre la spesa a copertura della contribuzione figurativa è stata di 1.539 milioni di euro;

  • per i trattamenti di Cassa Integrazione in Deroga la spesa per prestazioni, comprensiva degli assegni al nucleo familiare, è stata di 707 milioni di euro mentre la spesa a copertura della contribuzione figurativa è stata di 494 milioni di euro;

  • per l’ l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI). l’importo erogato è stato di 5.755 milioni di euro mentre la spesa a copertura della contribuzione figurativa è stata di 3.883 milioni di euro;

  • per la Mini Assicurazione Sociale per l’Impiego (Mini ASpI). La spesa è risultata di 1.111 milioni di euro mentre la spesa a copertura della contribuzione figurativa è stata pari a 585 milioni di euro;

  • per le prestazioni di mobilità la spesa è stata di 1.860 milioni di euro mentre la spesa a copertura della contribuzione figurativa è stata di 1.228 milioni di euro;

  • per i trattamenti di disoccupazione, la spesa, comprensiva degli Assegni al Nucleo Familiare, è stata di 1.762 milioni di euro mentre la spesa a copertura della contribuzione figurativa è stata di 687 milioni di euro.

    L’ampiezza dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali nel 2014 emerge oltre che dalla spesa per prestazioni, anche dai dati che riguardano i beneficiari.
    A causa del carattere transitorio della fruizione degli ammortizzatori sociali, risulta più utile considerare i valori medi dei beneficiari nell’anno (valore medio calcolato sui valori mensili).

    La media annua complessiva dei beneficiari di ammortizzatori sociali nel 2014 è stata di 1.013.468 unità. In particolare, 189.192 unità per la mobilità, 3.418 unità per la disoccupazione ordinaria, 652.985 unità per l’ASpI, 164.141 unità per la Mini ASpI e 3.732 unità per la disoccupazione ordinaria ai lavoratori sospesi.

    A questi vanno aggiunti coloro che hanno beneficiato delle varie forme di Cassa Integrazione. Poiché la fruizione della CIG può avvenire con modalità diverse nell’azienda, che variano dalla diminuzione dell’orario giornaliero o settimanale per un certo periodo, fino alla cosiddetta CIG a zero ore, in cui l’attività lavorativa è completamente sospesa, si considerano a questo fine le “Unità Lavorative Annue” (ULA). Nel 2014, utilizzando le ULA, si ottiene complessivamente un numero di 234.791 lavoratori non utilizzati (come se questi fossero stati in CIG a zero ore per tutto l’anno).

    Per quel che riguarda le altre prestazioni a sostegno del reddito (cosiddette socioassistenziali), la spesa per il 2014 è risultata di 2.730 milioni di euro per la maternità, mentre sono state erogate prestazioni a sostegno del redditofamiliare di dipendenti, pensionati e disoccupati per un totale di 5.393 milioni di euro.Di questi la quota maggiore, pari a 4.249 milioni di euro, riguarda gli Assegni al Nucleo Familiare per i lavoratori dipendenti.Infine, per quel che riguardai pagamenti delle giornate di assenza per malattia, la spesa del 2014 è risultata pari a 1.949 milioni di euro.

     

    Gli importi MEDI della pensioni delle donne sono inferiori del 50% agli importi medi mschili

    FPLD *
    Tav. 7 - Numero e importo medio delle pensioni vigenti al 31 dicembre 2014 ripartite per categoria e sesso

    (importi medi mensili in euro)

    CATEGORIA

    MASCHI

    FEMMINE

    COMPLESSO

    n.

    Imp.Medio

    n.

    Imp.Medio

    n.

    Imp.Medio

    Vecchiaia e Prepens. /Anzianità e Anticipate

    TOT VECCHIAIA

    P.inv.anteL.222/84 Ass.invalidità P.inabilità

    TOT INVALIDITA'

    Sup.assicurato Sup.pensionato

    TOT SUPERSTITI

    TOTALE

    1.050.343

    1.733.771

    2.784.114

    156.121 184.241 43.403

    383.765

    52.869 241.044

    293.913

    3.461.792

    1.020,67

    1.807,16

    1.510,45

    709,38 759,27 1.149,77

    783,14

    426,55 421,68

    422,56

    1.337,46

    2.099.347

    481.597

    2.580.944

    282.223 92.467 17.101

    391.791

    411.310 1.834.049

    2.245.359

    5.218.094

    633,86

    1.469,42

    789,78

    519,69 552,92 848,08

    541,87

    573,88 651,87

    637,58

    705,67

    3.149.690

    2.215.368

    5.365.058

    438.344 276.708 60.504

    775.556

    464.179 2.075.093

    2.539.272

    8.679.886

    762,85

    1.733,74

    1.163,76

    587,25 690,31 1.064,50

    661,25

    557,10 625,13

    612,69

    957,65

    * FPLD comprensivo della soppressa Gestione degli Enti pubblici creditizi e al netto delle contabilità separate

     

     

         
 

 

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