Roma “terremotata” chiede rispetto

ROMA - A dire il vero ha parecchio infastidito l’accorato paternalismo col quale Bertolaso, candidato Sindaco del centrodestra alle prossime elezioni di Roma, nel corso di una intervista al Video-forum di Repubblica TV, definiva la capitale una città “bombardata” e “terremotata”, “da ricostruire”, e piena di “gente disperata che non sa più a chi votarsi”. Come se la città fosse stata -poveretta!- travolta a un cataclisma naturale, e non da decenni di mala gestione. La voce dell’indignazione per quest’offesa alla città (ed alle cittadine e cittadini) che Bertolaso vorrebbe governare, si leva principalmente grazie ai comitati della città de L’Aquila. A poche settimane dal settimo anniversario del sisma infatti, reagendo alle dichiarazioni di Bertolaso «alcuni comitati e associazioni locali scrivono una lettera aperta ai romani per raccontare "tutti i danni, le speculazioni e le ingiustizie che ha causato Guido Bertolaso sul territorio". A farlo sono il Comitato 3e32/Casematte, Appello per L'Aquila, Link studenti Indipendenti, Unione degli Studenti e Legambiente che chiedono: "Bertolaso ma non ti vergogni neanche un po'?", in merito alla sua candidatura a sindaco della capitale. Tutto questo, mentre Guido Bertolaso al videoforum di Repubblica Tv definiva Roma "una città terremotata da ricostruire, non me ne vogliano i cittadini aquilani".» Non certo un inizio sotto i migliori auspici, nonostante il decantato “curriculum professionale, nel bene e nel male” . Un curriculum che a ben guardare va ad aggiungere all’agenda di Bertolaso, per dirla con parole sue: “condizioni processuali problematiche” con a breve un’udienza, il 4 marzo, al processo denominato Grandi Rischi Bis, proprio sui fatti del terremoto de L’Aquila del 2009.

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