ISIS: Schiave Yazide e vittime di genocidio. Il mondo deve sapere

Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar, 18 e 21 anni, sono due attiviste per i diritti della comunità yazida in Iraq finite nelle mani dei miliziani dell' ISIS e vendute come schiave. Torturate e violentate ed alla fine uscite dall’incubo, hanno ricevuto nei giorni scorsi al Parlamento europeo (13 Dicembre) il premio Sakharov, il riconoscimento per le personalità e le organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà individuali. "E' un premio prezioso per noi - ha detto Lamya Haji Bashar intervenendo a Strasburgo -, un riconoscimento per ogni schiava sessuale nelle mani dell'Isis, per qualsiasi persona al mondo vittima del terrorismo. Questo è un premio che ci dà voce, il mondo deve sapere. […]Vi chiedo di farci la promessa che non permetterete mai più che qualcosa di simile si verifichi. Yazidi e cristiani hanno bisogno di protezione internazionale". Poi è stato il turno di Nadia Murad. "Gli yazidi sono vittime di un genocidio - ha spiegato la 21enne -, solo voi avete sostenuto il nostro popolo. Guardiamo all'Europa come simbolo di umanità, deve rimanere un modello per il mondo". Ferma la risposta di Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, che ha consegnato il premio alle due attiviste: "La vostra battaglia è anche la nostra battaglia. La Corte penale internazionale deve fare luce sui reati perpetrati dallo Stato islamico". (Repubblica.it - a cura di MARIO DI CIOMMO)

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