In difesa della Casa delle Donne di Roma

LUOGHI DA DIFENDERE - Pende ancora la minaccia dello sfratto sulla Casa Internazionale delle Donne di Roma, e le associazioni che la sostengono il 17 maggio sono state in Campidoglio per far sentire, con una “presenza massiccia ed indignata” il totale disaccordo della città con la relazione a firma Gemma Guerrini che dichiara fallito il progetto della Casa Internazionale sulla base del debito che la struttura ha nei confronti del Comune (non riesce a pagare integralmente l'altissimo affitto). La relazione Guerrini sorvola totalmente su “l’importanza della presenza politica e culturale del Femminismo e delle donne”, e dimentica che «tutti concordano sul fatto che la Casa Internazionale delle Donne svolga nella città una funzione preziosa, sia da trenta anni il luogo della politica e della cultura femminile e femminista, faccia vivere, mantenga aperto e fruibile un complesso architettonico del ‘600, fornisca consulenza, sostegno, aiuto contro la violenza e le discriminazioni di genere, senza aver mai ricevuto contributi pubblici per la gestione, senza nessun onere per l’amministrazione, a parte la mancata entrata di una parte di un canone.» La richiesta è quella di aprire un confronto, un dialogo. L'amministrazione pur dichiarando di "non voler chiudere la casa" nel frattempo prepara colpi di spugna e si sottrae ad un vero confronto. La domanda che ci facciamo da diverso tempo resta la stessa: perché? Per approfondire leggi qui

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