Impeachment??? NO grazie, #iostoconmattarella

ROMA - «Impeachment». Questa la parola che il 27 maggio gela le italiane e gli italiani al concludersi di una giornata meteorologicamente caldissima. «Una serata drammatica, la più lunga della storia repubblicana, la più carica di veleni […] che avvolgono quello che di più importante ci resta, la Carta costituzionale, e il suo supremo garante, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nell’imbrunire svanisce il sogno del professor Giuseppe Conte di fare il premier non eletto del governo del cambiamento e si piomba in un incubo. La crisi di sistema, la rottura istituzionale, due capi partito che non hanno raccolto insieme la maggioranza degli elettori si atteggiano a padroni di quello che non è loro perché è di tutti» scrive il Direttore Marco Damilano nel suo editoriale su l’Espresso online, mentre si moltiplicano le attestazioni di sostegno (nostra compresa!) al Presidente Mattarella, attaccato da più parti sul web e lasciato solo ad affrontare “la notte più buia della Repubblica”. Questo Presidente, più e più volte tacciato d’immobilismo sin dall’inizio del proprio mandato, dimostra invece in queste ore cosa voglia dire usare la forza della fermezza in difesa del Paese. Sostiene nel suo editoriale su Repubblica.it il direttore Mario Calabresi: «se il Presidente avesse ceduto, piegandosi a ultimatum e minacce, e si fosse rimangiato la sua unica obiezione, sarebbe andato in pezzi l’equilibrio tra i poteri dello Stato. Non ci sarebbe stato più alcun argine alle forzature e all’arroganza#iostoconmattarella

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