Il Piemonte aggiorna i consultori: la contraccezione è gratuita

Si tratta di una misura preventiva per mettere le donne «nella condizione di scegliere se rischiare o meno una gravidanza, senza dover considerare tra gli aspetti, anche quello economico». FONTE: REPUBBLICA.IT Molti i dubbi della diocesi di Torino, che sull’argomento solleva la propria voce critica, come ci si poteva aspettare, ma senza avanzare proposte concrete; anche qui, come ci si poteva facilmente aspettare. Bolla quindi l’iniziativa come figlia di una “cultura individualista e sessista” dichiarando che così facendo si riduce la sessualità solo ad un “problema di «strumenti materiali» (il profilattico, la spirale, ecc.); escludendo invece qualunque intervento della «filiera educativa» – dalla famiglia, alla scuola, all’associazionismo giovanile.

Pare dimenticare, purtroppo, la diocesi, l’annoso problema della strenua opposizione della chiesa, (ormai storica!) alla trattazione nella scuola di qualsiasi argomento legato alla sessualità, ed offre solo critiche e parole, ad una situazione che, invece, avrebbe bisogno di sostegno tangibile e concreto.

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