Stupro: nessuna possibile giustificazione

VIOLENZA DI GENERE - Difficile fare i conti con le continue notizie di stupri -sempre più violenti- di cui abbiamo sentito per tutta l’estate. A Jesolo, a Pescara, a Botricello, a Rimini, a Parma, sul lago di Como. Si legge su Repubblica.it: “Le uniche costanti sono l'assenza di rispetto per le vittime e il sentimento di impunità”. Sarebbe facile oggi dirsi senza parole, quando vicende come quelle di Parma e Verona, già dal loro racconto, colpiscono, devastano, annichiliscono, raggelano la mente, e l’animo, e il cuore. Bisogna invece trovare la forza di chiedere si applichino le leggi in vigore, e che agli stupratori vengano comminate da oggi e per sempre pene pari alla gravità di questo reato. Troppi sono stati lasciati liberi ed impuniti sulla scorta di protezionismi e cavilli. Troppi pensano di poter abusare delle donne a loro piacere, con violenze inaudite e incontrollate. Basta fornire a questi criminali attestati di solidarietà. Basta minimizzare le loro azioni. La si finisca, inoltre, di tentare la via della colpevolizzazione delle donne. Si mettano i criminali di fronte alle conseguenze dei loro crimini. Si agisca con determinazione per contrastare quella che, insieme al femminicidio, è vera emergenza, senza cercare di strumentalizzarla per facile caccia all’immigrato! Seguono poche righe di cronaca del male in cui si trovano racchiusi tutti i mali del mondo. Righe che non vorremmo più leggere o scrivere.

PARMA - L'attività investigativa della squadra Mobile di Parma ricostruisce cinque ore di abusi brutali, violenze e sevizie subite da una ragazza italiana di 21 anni. Autori: Federico Pesci, noto commerciante parmigiano di 46 anni, e Wilson Ndu Anihem, nigeriano di 53 anni, spacciatore. Nell'attico del Pesci dove si è consumata la violenza la polizia ha ritrovato un borsone contenente strumenti di tortura. Compresi un morso per tappare la bocca e fruste.

VERONA - Chiusa per due settimane in una cassa di plastica verde , una di quelle per la raccolta delle mele. Abbandonata su un rimorchio in fondo ai filari che costeggiano l’autostrada A4, a Sommacampagna, nel Veronese. Ogni tanto una mela  e dell’acqua che i suoi aguzzini facevano passare attraverso una fessura. Non fosse stato per l’intervento dei giardinieri dell’autostrada Brescia-Padova, sarebbe finita in tragedia. Arrestato per sequestro di persona e tortura l’imprenditore altoatesino Reinhold Thurner, 53 anni. già denunciato per violenza sessuale nei confronti di una minorenne dieci anni fa, denuncia poi archiviata.

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