Chiediamo al calcio il rispetto dei diritti umani e delle donne

CALCIO - Il rispetto dei diritti umani e dei diritti delle donne chiama ad una riflessione urgente sull’opportunità di giocare la finale di Supercoppa italiana Milan Juventus in programma il 16 gennaio a Gedda in Arabia Saudita. Le commissioni pari opportunità della Fnsi e dell'Usigrai in un comunicato ricordano che «l'Arabia Saudita è un paese nel quale attiviste per i diritti delle donne e alcuni loro sostenitori sono rinchiusi in un carcere di massima sicurezza dal maggio del 2018 e in cui il controllo degli uomini sulle donne è previsto per legge.» Sottolineando quanto sia deprecabile che per meri motivi economici «siano state accettate condizioni in palese violazione della pari dignità di uomini e donneLe tifose, anche del nostro paese, infatti, non potranno accedere ad alcuni settori dello stadio riservati soltanto agli uomini e «potranno vedere la partita soltanto se indosseranno l’abaya, la lunga veste che copre le donne in Arabia Saudita». Inoltre, «il regime saudita è impegnato nel devastante e dimenticato conflitto in Yemen, con l’immane strage di civili e bambini, che proprio Khashoggi raccontava con i propri articoli.»
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