MATERNITA' Questione di equilibrismi

LAVORO E MATERNITA’ - Le donne arrivano alla maternità sempre più tardi in questa Italia dove imperversano associazioni provita, oltre l’80% dei medici ginecologi di TUTTE le strutture pubbliche sono obiettori e lo stereotipo della famiglia tradizionale è al centro delle battaglie ideologiche di ministri e persone al governo. Al di là della propaganda populista infatti, mancano lavoro e servizi di sostegno alla conciliazione famiglia-lavoro e le mamme «lamentano poco sostegno e una scarsa rete di servizi per la prima infanzia». Da quest’anno poi il bonus babysitter introdotto dai precedenti governi non c’è più perché il governo M5s-Lega ha deciso di non prorogarlo. Come sottolinea il Rapporto 2018 di SaveTheChildren “Le equilibriste – La maternità in Italia” rilanciato in vista della festa della mamma, molte donne pur di continuare ad avere un’occupazione sono costrette a scegliere il lavoro part-time e il 43,2% delle donne tra i 25 e i 49 anni con figli minorenni non lavora: da noi il tasso di disoccupazione femminile, in particolare delle madri, è tra i più alti d'Europa. Anche per il “forte squilibrio nei carichi familiari tra madri e padri” e la “scarsissima offerta di servizi educativi per l’infanzia. Un quadro critico che si riverbera sul benessere delle madri, ma che affonda le radici nelle pesanti disparità di genere in Italia”.

Sono sempre valide allora le considerazioni del Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, espresse alla presentazione del Rapporto Italia 2018: «È caduta la cultura della programmazione. Le grandi questioni che attraversano la vita del Paese sono affrontate con la superficialità e con l’improvvisazione dettate dai tempi della comunicazione. Ogni argomento, anche se di grande rilevanza, viene affidato ad uno spot, uno slogan, un tweet. Il dibattito pubblico risulta immiserito a causa del declino della cultura dell’ascolto, del rispetto dell’altro da sé e dalla mancanza di una idea di comunità e di un senso stesso dello Stato.»

Dice Antonella Inverno, responsabile Policy e Law Programmi Italia-Europa di Save the Children: «è necessario che l’impegno nella tutela della maternità, così come dell’infanzia, sia riconosciuto come un investimento per il futuro del Paese. Occorre una presa di coscienza delle istituzioni tutte, affinché si scardini questo circolo vizioso e la maternità possa essere per tutte le mamme e i loro bambini un momento di gioia e di serenità, senza il pesante aggravio di ostacoli di carattere economico e sociale».

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