Dazi USA: colpite le eccellenze dell'enogastronomia italiana

DAZI USA - Imposti per il via libera del Wto, i dazi Usa contro l'Unione Europea sulle importazioni, arrivano in conseguenza della disputa in atto nel settore aereonautico tra l’americana Boeing e l’europea Airbus. Ma in gioco ci sono i settori di punta dell’agroalimentare italiano in Usa. Applicati a partire da metà ottobre, colpiranno principalmente i prodotti dell'enogastronomia per i quali si prospettano aumenti anche fino al 100%.

Nel 2018 (dati Istat) il made in Italy ha esportato negli Usa per 42,5 miliardi di euro. Il comparto agroalimentare, segnala il Sole24Ore «è il terzo nella graduatoria delle esportazioni Italiane negli Stati Uniti». Salvi per ora vini, prosecco prosciutti DOP e l'olio extravergine d’oliva 100% italiano per i quali si era temuto il raddoppio dei prezzi, ma restano nel mirino i formaggi. A simili aumenti, secondo il Consorzio del Parmigiano Reggiano «corrisponderà inevitabilmente un crollo dei consumi stimato nell’80-90% del totale». «Il fatto che sia compreso il vino francese ma non quello italiano -nota il presidente Coldiretti, Ettore Prandini- come il fatto che sia presente l'olio spagnolo ma non quello made in Italy fa tirare a noi italiani un sospiro di sollievo ma lascia immaginare un tentativo di dividere l'Unione europeaCecilia Malmstroem Commissaria Ue al commercio commenta (ANSA): "scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe miope e controproducente Restiamo pronti a trovare una soluzione equa, ma se gli Usa decidono di imporre le contromisure autorizzate dal Wto, la Ue non potrà che fare la stessa cosa".

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