ENOTURISMO Città del Vino racconta l'Italia

ENOTURISMO IN ITALIA - Il turismo del vino ha conosciuto negli ultimi anni veri e propri picchi di offerta e presenze. Nonostante tutto, raramente le proposte riflettono i valori alla base di quello che dovrebbe essere, anche e soprattutto, un processo culturale equiparabile alla visita di Musei o Cattedrali. Così, vigneti, cantine e aziende sono raramente rispettati nella propria essenza e troppo spesso 'venduti' come parco giochi. Chi sceglie di occuparsi di enoturismo dovrebbe invece imparare a distinguersi puntando ai saperi collegati alla produzione, ai tempi della natura ed alle pause che appartengono alla terra ed ai processi del vino stesso. In considerazione anche del fatto che la fascinazione esercitata da questo mondo e dal business che negli anni gli è cresciuto intorno, attirano nuovi sguardi, nuove professioni e nuove partecipazioni. Nel bene e nel male.

In risposta anche a queste nuove tendenze, l’Osservatorio dell’Associazione Nazionale Città del Vino, da tempo redige un rapporto sul turismo di settore in Italia, progetto che, per l’edizione del 2020 prevede un questionario online ed una sezione dedicata a winelovers, enoturiste/i ed enoappassionate/i per contribuire alla raccolta dei dati. Il tempo di compilazione è abbastanza lungo e le domande (principalmente di tipo economico, logistico o di capacità di spesa) sono lo specchio di una realtà indagata più per il potenziale di leva economica che di promozione di un prodotto di eccellenza. Con pochissimo spazio dedicato all’indagare lo spirito che muove l’Enoturista o l’eventuale necessità di una Cultura del vino. Occasione persa o Utopia? 

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