La Missione "Internet Sicuro" di Unicef e Microsoft

Studenti insegnanti e genitori, prenderanno dunque parte (insieme) ad un'iniziativa che si svolgerà in 2 distinte fasi: una didattica e formativa, che avverrà direttamente in classe anche attraverso un apposito cruciverba, ed una attraverso la partecipazione ad un concorso, cui sarà possibile accedere online.

Dichiarazioni:

Marco Valerio Cervellini (Responsabile per la Polizia Postale e delle Comunicazioni dei progetti di educazione alla legalità e navigazione sicura dei minori sulla rete internet): «Le ricorrenti raccapriccianti vicende di pedofilia online, ovvero lo scambio, il commercio, la diffusione di materiale pedo-pornografico sulla rete internet hanno evidenziato la necessità di adottare una serie di comportamenti a livello familiare per ridurre i rischi di molestie e di adescamento di minori da parte di pedofili». «Il progetto "Missione Internet Sicuro!" vuole unire docenti, ragazzi e genitori nella “ finalità di combattere insieme gli ignobili predatori pedofili ed i loro accolit” ma anche offrire ai ragazzi “momenti didattico-educativi sul tema dell'educazione alla legalità, che vede spesso i minori attori principali di reati sulla rete».

Antonio Sclavi (Presidente dell'UNICEF Italia): «In troppe occasioni l'immagine dell'infanzia risulta ambigua e lontana dalla realtà. Questa iniziativa va nella giusta direzione di rafforzare la capacità dei bambini e degli adolescenti di comprendere i rischi, ma anche le opportunità della rete. Siamo lieti di avere come partner in questo progetto didattico Microsoft Italia, che già molto sta facendo nel mondo della scuola per la crescita della conoscenza informatica dei bambini e degli adolescenti».

Marco Comastri (Amministratore Delegato di Microsoft Italia): «Microsoft è impegnata non solo a portare sul mercato prodotti che offrano sempre più efficaci livelli di sicurezza ma anche a diffondere la cultura della protezione informatica con progetti che aiutino sia i ragazzi sia gli educatori ad accedere nel modo migliore ad Internet, un mondo in continua evoluzione. Gli strumenti tecnologici, quando si tratta di educazione dei minori, non possono mai essere un punto di arrivo, ma sono convinto che siano un ottimo punto di partenza per proteggere e per instaurare il dialogo tra educatori e minori sull'esperienza online».

 

 

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