NOBEL CHIMICA a due scienziate

DONNE E SCIENZA - STEM Il Premio Nobel per la Chimica 2020 è stato assegnato a due donne: Emmanuelle Charpentier, francese e Jennifer Doudna, americana. Nel 2011 presentano al mondo il metodo Crispr per l’identificazione del Dna che, nei laboratori già da un decennio, permette di mappare “il codice della vita” in maniera snella e veloce. «Un metodo che ha rivoluzionato il lavoro degli scienziati, promettendo la cura di molte delle malattie che hanno una base genetica». Anche se non viene ancora (o quasi) usato direttamente sul DNA delle persone è tuttavia uno strumento fondamentale per la ricerca su molte malattie. «Con sperimentazioni cliniche di nuove terapie antitumorali in corso e il sogno di poter curare le malattie ereditarie sta per diventare realtà».  Donne e scienza sono un binomio che nel tempo si è saldato indissolubilmente e non a caso anche al Cern di Ginevra troviamo una direttrice Fabiola Giannotti. Come dimostra questo Nobel, scienza e innovazione rendono migliore la vita di tutti i giorni. Tuttavia, come Giannotti afferma "la scienza è la linfa del progresso. Ma non può essere evocata solo quando ci sono delle crisi, come nel caso della pandemia e poi rimessa in un cassetto: servono investimenti e attenzione. Non si investe mai abbastanza in scienza e conoscenza".

Emmanuelle Charpentier nasce nel 1968 a Juvisy-sur-Orge, Francia. Ph.D. 1995 da Institut Pasteur, Parigi, Francia. Dirige l'unità Max Planck per la scienza dei patogeni, Berlino, Germania.

Jennifer A. Doudna nasce nel 1964 a Washington, DC, USA. Ph.D. 1989 presso la Harvard Medical School, Boston, USA. È docente presso l'Università della California, Berkeley, USA e Investigator, Howard Hughes Medical Institute.

Importo del premio: 10 milioni di corone svedesi. Da dividere.

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