Violenza di Genere. Ne parla “Viva l’Italia”

Ieri sera, 31 luglio, a Roma, la bella trasmissione di Riccardo Iacona, “W l’Italia” andata in onda su Rai tre, direttamente dal giardino della Casa Internazionale delle donne di Roma ha messo bene in luce questo orrendo “Femminicidio” che si consuma quotidianamente in Italia. E lo ha fatto inserendolo nel quadro della politica di “apartheid” che nel nostro paese si applica alle donne. Così come nei paesi razzisti africani, la maggioranza di neri, era tenuta lontano dal potere, altrettanto pervicacemente in Italia, la minoranza del 48% di uomini, attenti a conservare i propri privilegi, tiene accuratamente distanti da tutti i luoghi in cui si realizza potere e si prendono decisioni che influiscono sulla collettività ,una maggioranza del 52% di donne, che, tra l’altro sono la parte più colta del paese, si laureano in maggior numero degli uomini e in minor tempo. La lista accurata (e deprimente) della segregazione di sesso in Italia presentata nel corso della trasmissione ha riguardato tutti gli ambiti, pubblici e privati, dell’impresa e della politica, dell’università e della ricerca, delle banche e delle assicurazioni, dei giornali e dell’editoria.

La ministra Barbara Pollastrini, presente in diretta , ha sostenuto il suo impegno per il superamento di questa condizione , certo non sarà facile raggiungere i risultati ottenuti da Zapatero in Spagna con la Ley Organica contro la violenza , ma almeno primi efficaci passi contro la discriminazione di genere e verso la redistribuzione più equalitaria delle responsabilità, questo si.

La serata si è conclusa con la presentazione per la prima volta in televisione della proposta di legge di iniziativa popolare presentata dall’UDI “50e50” , presente sul nostro sito.

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