Nel nome di HINA uno sportello per l'integrazione

PARMA - Dal Redattore Sociale la notizia di uno sportello dedicato ad Hina, la ragazza pakistana di 21 anni uccisa lo scorso anno dai propri familiari perché fidanzata con un ragazzo italiano. Uno spazio per le donne migranti che in questo nome trova anche un acronimo: Ho Imparato a Non Arrendermi. Lo sportello, inaugurato a Parma sabato scorso, è “dedicato alle donne migranti che vivono in città e che si trovano a fare i conti con una cultura diversa dalla loro - quella italiana - e con difficoltà nuove – spesso nate dal confronto con i propri familiari e la cultura d’origine”. Il progetto della Provincia di Parma, in collaborazione con le associazioni di donne straniere del territorio, vede la gestione diretta delle donne immigrate, appartenenti a varie associazioni aderenti: Volontari Etiopi, Mwassi, la Comunità Senegalese, che prestano lavoro volontario allo sportello. L'iniziativa trova  sede nello spazio salute immigrati dell’Azienda Usl, in via XXII Luglio 27, è aperto il sabato mattina dalle 9 alle 12. Ci si può rivolgere direttamente oppure telefonare per un appuntamento al numero 0521 393431.

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